mercoledì 31 ottobre 2012

Moka cioccolato con crema di arancia e cannella


Quando mi sono avventurata nella realizzazione di questa torta ho seguito solamente il mio istinto.
Ho sempre adorato l'abbinamento arancia e cannella e avevo in mente da un po' di farne una crema, ma così da sola non mi diceva nulla.
Quando gestivo il mio bar avevo provato la degustazione di alcuni rum invecchiati che prima di essere assaporati richiedevano di inacidire le papille succhiando uno spicchio di arancio intriso nel caffè.
Il cioccolato fondente all'arancia mi fa impazzire.
Ho unito tutte queste cose, in via del tutto sperimentale, incrociando le dita mentre un profumo eccezionale usciva dal forno...è andata bene! Altrimenti non sarei qui a raccontarvelo, no?!

MOKA CIOCCOLATO CON CREMA DI ARANCIA E CANNELLA

Per la crema di arancia e cannella:
1 uovo intero
20 gr di farina di riso ( ebbene sì la ricetta della crema va bene anche per i celiaci golosi)
70 gr di zucchero semolato
Il succo e la scorza di mezza arancia
250 ml di latte
una stecca di cannella

Per la frolla moka cioccolato:
220 gr di farina 00
30 gr di cacao amaro in polvere
125 gr di burro freddo
100 gr di zucchero a velo
2 tuorli d'uovo
1 cucchiaio di caffè macinato fine
un pizzico di sale

Per la decorazione:
Cioccolato da riciclo, va bene quello che avete in casa.


Scaldate il latte in un pentolino o nel microonde con la stecca di cannella, poi toglietela.
In un pentolino sbattete con una frusta l'uovo con lo zucchero, quando schiariscono aggiungete la scorza e il succo di arancia e la farina di riso.
Mettete sul fuoco e aggiungete il latte caldo, portate ad ebollizione e poi spegnete. Lasciate raffreddare prima di mettere sulla torta.
Prepariamo la frolla nel solito modo, meglio se avete il mixer, dove inserirete prima la farina con il pizzico di sale, il burro e il cacao azionando con la funzione "pulse" a più riprese, finché otterrete un composto sabbioso e bricioloso.
Aprite, introducete lo zucchero a velo e i due tuorli, fate ripartire e quando si forma una palla mettetela a riposare in frigorifero per una mezz'oretta.
Stendetela su una teglia di circa 24 cm, bucherellate il fondo e poi stendete sopra la crema.
Infornate a 180 gradi per 35 minuti circa, poi magari fate andare ancora 5 minuti con il calore solo sotto.
Una volta fredda, fate fondere il vostro cioccolato e fatelo colare dalla punta di un cucchiaio per ottenere delle strisce regolari.
Bella no? Ma vi assicuro che anche deliziosa!



Non paga, avanzavo un po' di questa frolla profumatissima... così ho deciso di farne dei biscottini per "attaccar bottone", visto che contengono il caffè...li ho fatti incontrare subito!


Con questa ricetta partecipo al contest Un caffè per la mamma di a casa con estro



martedì 30 ottobre 2012

Fantasmine per halloween


Come al solito avanzavo gli albumi....
Visto che siamo nel periodo...leggete la mia ricetta delle meringhe, fate dei bei ciuffi con la sac a poche e, una volta cotte, guarnitele con degli occhietti zucchero appiccicati con la nutella (o con delle caramelline).
Fate una bella bocca con il pennarello alimentare.
Dolcetto o scherzetto?





lunedì 29 ottobre 2012

Panino condominio rustico (club house sandwich alla mortadella)



Oggi, nonostante sia lunedì, mi sono svegliata in piena forma. Ho portato mia figlia a scuola, ho fatto la spesa, rivoltato la casa da cima a fondo, lavato e stirato.
Quando ho guardato l'orologio era ora di pranzo per cui ho deciso di concedermi qualcosa di sostanzioso, pur non avendo voglia di spignattare dopo tutto il trambusto della mattina. Ma come si fa? Con il club sandwich!
Il nome del panino, letteralmente "club house sandwich", significherebbe panino condominio perché la sua peculiarità è quella di avere più strati, che ricordano i piani di un edificio.
Vi sto angosciando con le americanate e questa non è da meno, poiché si crede che la prima volta il panino sia stato presentato nel 1899 in un locale per il gioco d'azzardo, a New York.
A me piace realizzarlo così, con quello che ho e in maniera veloce, per mangiarlo davanti alla tv, sul divano... mentre mi riposo dopo le fatiche della massaia.
Quello di oggi era così, ma divertitevi recuperando ciò che avete in frigorifero. Buon pranzo veloce!

PANINO CONDOMINIO RUSTICO
3 FETTE DI PANE A CASSETTA (quello un po' più spesso rispetto a quello per toast)
4 CUCCHIAI DI SALSINA RUSTICA ALLA CONTADINA CON VERDURINE O FARCI-TOAST ( se ne trovano anche al supermercato, tipo questa qui)
50 GR BURRO FUSO
50 GR MORTADELLA AFFETTATA MOLTO SOTTILE
MAIONESE ALLO YOGURT

Accendete il forno a 100 gradi e spalmate con un pennello da cucina le fette di pane con il burro fuso.
Mettete su una placca da forno e fatele andare qualche minuto, fino a che sono leggermente dorate.
Una volta tolte dal calore spalmate la prima fetta con la maionese e poi un paio di fettine di mortadella. Coprite con la seconda fetta, sempre spalmata di maionese e, sullo strato che rimane rivolto verso l'alto, mettete la salsina alla contadina, ancora due fettine di mortadella e, infine, l'ultima fetta di pane.
Tagliate in diagonale in due parti e infilzate con uno stecchino.
Gnam!





giovedì 25 ottobre 2012

Apple Pie



La torta di mele è sempre la mia preferita, in tutte le salse, dalla crostata a quella soffice, sempre. Non la sostituirei con niente.
Essendo che da un po', mi sono appassionata alle "americanate", ho deciso di riprovare questa, che avevo fatto tempo fa, ma di  cui poi mi ero dimenticata, forse anche perchè mi son ricordata  che l'avevo mangiata praticamente tutta io!
Vi consiglio di fare voi la pasta briseè,  l'effetto è decisamente migliore rispetto a quello ottenuto con la pasta del supermercato.

APPLE PIE

PER LA BRISEE':
300 GR FARINA -00-
3 CUCCHIAI ZUCCHERO SEMOLATO
150 GR BURRO FREDDO
3/4 CUCCHIAI DI ACQUA GHIACCIATA

RIPIENO:
8 MELE GRANNY SMITH
2/3 CUCCHIAI DI ACQUA
80GR ZUCCHERO SEMOLATO
1 CUCCHIAIO DI SUCCO DI LIMONE
1 CUCCHIAINO DI CANNELLA IN POLVERE
2 CUCCHIAI DI FARINA DI MANDORLE

INOLTRE:
3 CUCCHIAI DI LATTE
ZUCCHERO DI CANNA

Se avete il mixer usatelo, si fa prima. Altrimenti olio di gomito!
Mettete nel bicchiere con le lame la farina con il burro e lo zucchero e procedete con la funzione ad impulsi, per ottenere delle briciole fini.
Aggiungete l'acqua fredda e fate girare, fino ad ottenere una palla bella liscia. Lasciate riposare in frigorifero per almeno un'ora.
Nel frattempo sbucciate le mele, tagliatele a tocchetti non troppo piccoli e mettetele in una padella con l'acqua, lasciandole andare fino a quando si sono ammorbidite. Spegnete il fuoco e aggiungete lo zucchero, la cannella e il succo di limone filtrato.
Stendete 2/3 della briseè in una tortiera di circa 24cm, cospargete con la farina di mandorle ( ciò vi aiuterà a non bagnare troppo il fondo, ma da anche un gusto delicato) poi aggiungete le mele, cercando di formare una cupolina al centro. Se siete proprio goduriosi, qui potete aggiungere qualche ricciolo di burro.
Stendete la pasta rimanente e coprite la torta, rincalzando bene i bordi all'interno. Se avete dei bordi in eccesso usateli per decorare, poi praticate un piccolo taglio a croce sul mezzo della superficie. Spennellate con il latte e fate cadere a pioggia lo zucchero di canna.
Cuoce a 180°c per 40 minuti circa.
W l'America!








mercoledì 24 ottobre 2012

SPEZZATINO CON PURE' DI MAIS (o polenta, se non dovete fregare i bambini a cui non piace)


Parliamoci chiaro, i bambini di oggi non si fregano più tanto facilmente. Conoscono le lingue, usano il computer, sembrano piccoli adulti.
A me questa cosa non piace molto, mi sembra che qualcuno gli stia rubando gli anni migliori, così mi sono ricordata dei quintali di riso con la zucca che mangiavo da piccola.
Ovviamente io odiavo la zucca. La mamma mi faceva credere fosse riso giallo, cioè con lo zafferano... io cercavo di argomentare che a scuola avesse un sapore diverso. Ho osato sostenere che anche il suo non fosse sempre uguale, ma poi io non ero all'avanguardia come i bambini di adesso, mi sono rassegnata.
Mia figlia odia la polenta "dura", così la chiama lei. Ci ho dovuto lavorare un bel po' prima di trovare questo incantesimo per fargliela mangiare, ma ora sono soddisfatta, ieri sera ne ha mangiati due piatti!
Allora viva i trucchi delle mamme e viva i bambini che vogliono restar bambini.

SPEZZATINO CON PURE' DI MAIS
VERDURE PER SOFFRITTO (carota, cipolla,sedano)
BOCCONCINI DI MANZO
CONCENTRATO DI POMODORO
DUE CUCCHIAI DI FARINA 00
UNA FOGLIA DI ALLORO
SALE E PEPE (ANCHE IL CUMINO SE VI PIACE, IO LO ADORO NELLO SPEZZATINO)
FARINA PER POLENTA VELOCE
MEZZO BICCHIERE DI LATTE
UNA NOCE DI BURRO
OLIO EXTRA VERGINE
VINO ROSSO

Mettete a scaldare in una pentola con i bordi alti un filo d'olio e le verdure. Io le ho tritate, ma se vi piacciono potete anche lasciarle a pezzetti un po' più grandi.
Prendete i vostri bocconcini, ficcateli in un sacchetto per il gelo con la farina 00 e, tenendolo chiuso all'estremità, agitate bene finché la polvere sarà su tutti i pezzetti.
Buttateli nella pentola con il soffritto e rosolate bene, poi bagnate con il vino rosso (vi prego, non il Tavernello), fate evaporare l'alcool e poi aggiungete 3 bicchieri di acqua e il concentrato di pomodoro insieme alla foglia di alloro e il cumino.
Lo spezzatino di manzo cuoce tanto tempo, purtroppo non c'è una regola fissa, poiché molto dipende dalla carne usata. Io continuo a farlo cuocere aggiungendo acqua se serve fino a quando è morbido, in media servono un'ora e mezza.
Salate e pepate solo alla fine, questo aiuterà le fibre della carne a non irrigidirsi.
Quando è cotto copritelo e dedicatevi al "purè di mais".
Io metto a scaldare l'acqua in un pentolino ( le dosi sulla confezione sono per una polenta dura, che a mia figlia non piace, quindi aumento un po' i liquidi), il mezzo bicchiere di latte e la noce di burro.
Appena sobbolle, butto la polenta e la rigiro per circa 8 minuti, la mia resta morbida e la voglio così, altrimenti che purè è?
Mettetela subito nei piatti di portata, guarnite con il vostro spezzatino.
Genitori e bambini contenti!








lunedì 22 ottobre 2012

INSALATA TIEPIDA DI PATATE CON VINAIGRETTE ALL'ARANCIA


Io adoro le patate in tutte le loro preparazioni. Per me hanno una certa poesia anche da sole, appena scottate con un filo d'olio e il sale, mangiandole nella buccia. E' evidente che sono di parte.
Voglio però promettere, a chi di voi non le sopporta lesse, di stupirvi con questa insalata che a mio parere è raffinata ma semplice allo stesso momento, uno di quei piatti che potreste fare agli ospiti per ricevere tanti complimenti...con minimo sforzo.
Non dite più che la patata lessa è un cibo da ospizio!

INSALATA TIEPIDA DI PATATE CON VINAIGRETTE ALL'ARANCIA.

2 PATATE MEDIE PER COMMENSALE
1 ARANCIA NON TRATTATA
OLIVE KALAMATA
3 FILETTI DI ACCIUGHE PER OGNI PATATA USATA
POMODORINI SECCHI O SEMI SECCHI, VANNO BENE ENTRAMBI I TIPI
3 CUCCHIAI DI ACETO BALSAMICO
SENAPE DI DIGIONE
CAPPERI SOTTO SALE
SALE E PEPE
PREZZEMOLO
OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA

Pelate le patate e tagliatele a metà, al massimo in quattro, se sono veramente grandi.
Mettetele in una pentola e portatele a bollore con acqua salata fino a quando la forchetta entrerà bene però attenzione! Non fatele disfare, altrimenti l'insalata sembrerà una pappetta.
Nel frattempo, in una padella capiente, mettete il succo dell'arancia dopo averne prelevato la scorza.
Fate scaldare leggermente e aggiungete un paio di cucchiaini di senape facendola sciogliere mescolando.
Ora aggiungete l'aceto e le olive portando a bollore il tutto spolverando con il pepe, aggiungete le patate scolate e mescolate appena.
Trasferitele in una bella ciotola e lasciatele intiepidire prima di aggiungere i filetti di acciughe (che si scioglierebbero se la patata fosse ancora bollente), i capperi dissalati in poca acqua e scolati, il prezzemolo tritato, i pomodori e l'olio extra vergine.
Mescolate cercando di non rompere i tuberi e, solo prima di servire, fate cadere la scorza di arancia sopra il tutto.
Divina, non ho altre parole. Buona patata lessa.









venerdì 19 ottobre 2012

Braciola di maiale alla senape


Quando una donna decide di mettere ordine nel suo congelatore non sa mai in cosa può incappare.
 Sotto i sofficini di mia figlia, i cubi di ghiaccio e i gelati al limone sbucano due bracioline che dovevano anche essere molto invitanti quando le ho comprate, ma che mi ero totalmente dimenticata.
Le metto nel frigorifero (non si scongela mai a temperatura ambiente o, cosa assurda, sotto il flusso dell'acqua) così ho ventiquattro ore per pensare ad una magia per farle resuscitare degnamente.
Sbircio in internet prendendo due o tre spunti ed ecco la ricetta, direi che dopo questo lifting sono irriconoscibili!

BRACIOLA DI MAIALE ALLA SENAPE:

1 SCALOGNO
SENAPE DI DIGIONE
1 BRACIOLA DI MAIALE POSSIBILMENTE CON L'OSSO
PANE GRATTUGIATO
ERBE AROMATICHE (ROSMARINO, SALVIA, TIMO O QUELLE CHE VI PIACCIONO)
1 SPICCHIO D'AGLIO
BURRO
OLIO D'OLIVA

Praticate due incisioni alle estremità dell'osso, vicino alla polpa, facendo attenzione a non staccarlo completamente. Questo procedimento serve a far cuocere bene la carne in quella zona dove solitamente tende a rimanere più al sangue, cosa che col maiale non è per niente invitante.
Mettete nel mixer il pane grattugiato insieme all'aglio ( la quantità decidetela voi in base a come vi aggrada questo sapore) e le erbe.
Impanate con il composto ottenuto la braciola, premendolo bene sulla stessa da entrambi i lati.
In una padella scaldate una noce di burro con un filo d'olio e fate rosolare bene la carne, finché è bella dotata. Toglietela e lasciatela riposare su un piatto mentre nella stessa padella, aggiungendo un pochino d'acqua farete appassire bene lo scalogno.
Quando si è ammorbidito per bene aggiungete un cucchiaio di senape e amalgamate bene, poi rimettere la braciola in pentola e prosegute a fuoco basso, con un coperchio, fino a fine cottura.
Se non vi piace lo scalogno a pezzi, prima di rimettere il maiale potete dare alla salsa una passata nel mixer, io ho fatto così, ma non è indispensabile, il sapore è ottimo ugualmente.
Buonissima, anche se non proprio dietetica, gnammete!







mercoledì 17 ottobre 2012

MACARON, LA MIA SFIDA VINTA!



Prima o poi, ai veri malati di cucina, capita di volersi cimentare in una ricetta difficile, di quelle che se vengono dici "wow", mentre se falliscono ti viene da piangere.
Bhè, posso dire che dopo diversi pianti... oggi ho detto il mio "wow", perché sono venuti perfetti.
Non ho fatto tutto da sola, ho chiamato i rinforzi da Piacenza, cogliendo l'occasione per vedere un'amica e pasticciare insieme.
Direi che il connubio è stato riuscitissimo, ci siamo divertite, abbiamo chiacchierato e il tempo è volato.
I macaron sono anche esteticamente invitanti, sono proprio una cosa da fare. Non sono semplicissimi, non vi voglio raccontare frottole, ma non sono impossibili, serve molta pazienza.... ce l'avete?


MACARON
Per 24 macaron piccoli
90 GR DI ALBUMI INVECCHIATI ALMENO 5 GIORNI IN FRIGORIFERO, MA A TEMPERATURA AMBIENTE
UN PIZZICO DI SALE
LIMONE
50 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
125 GR DI FARINA DI MANDORLE
180 GR ZUCCHERO A VELO VANIGLIATO
COLORANTE ALIMENTARE IN GEL
MARMELLATA PER IL RIPIENO

Allora, partiamo dalla cosa più noiosa, per non annoiarci andando alla fine.... Se la vostra farina di mandorle non è impalpabile dovrete rimetterla insieme allo zucchero a velo nel mixer, usando la funzione "pulse" per non surriscaldare il  tutto ed evitare che si disperdano gli olii stessi della farina.
Non è finita. Fatto ciò dovrete ripassare tutto in un setaccio a maglie fini, rendendo il composto veramente etereo.
Ora, in un'altra ciotola, passate una fetta di limone sulle pareti per sgrassarle bene e montate a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale (mi raccomando, a temperatura ambiente!) unendo lo zucchero semolato in tre volte durante la montatura. Per rendere il tutto più lucido incorporate anche tre/quattro gocce di limone.
Se li fate tutti di un solo colore consiglio di unire il colorante in gel in questa fase, ma se li volete multi color potete farlo dopo il "macaronage" che ora vi spiego.
Questo è il cuore della nostra ricetta, una vera e propria arte, del mescolare DELICATAMENTE con una spatola, piano e dall'alto verso il basso, il composto di zucchero e farina di mandorle con i nostri albumi.
Fatelo con calma e poco alla volta, non aggiungendo altra farina finchè la precedente non si è amalgamata.
Il composto si smonterà un pochino ma è del  tutto normale.
Passatelo in un sac a poche e sparateli con una bocchetta liscia su una placca rivestita di carta da forno, distanziandoli bene fra loro. Per la dimensione decidete voi la grandezza, l'importante è che siano "coerenti" fra loro, più o meno simili, perché vanno accoppiati. Ho scoperto che vendono anche dei tappetini di silicone che aiutano tantissimo, oppure potete disegnarvi i cerchiolini sulla carta e poi usarla al rovescio.
E' IMPORTANTISSIMO ora farli riposare prima di infornarli! Da un minimo sindacale di 20 minuti, ma arrivando anche a due ore se c'è molta umidità. Non lo dico per rompere, se non lo fate si creperanno.
Il forno deve essere già caldo, ventilato a 140/145 gradi. La mia scuola di pensiero è aprire e richiudere velocemente il forno a 8 e a 10 minuti per fare uscire l'umidità e proseguire chiuso fino ai 12/14.
Lasciateli raffreddare perfettamente prima di staccarli e poi divertitevi a riempirli come volete, magari all'inizio con una semplice marmellata e, quando sarete più esperti, con le varie creme e ganache.
Sono bellissimi o no?






I miei bambini! Sono commossa! Buon macaronage a tutti!


lunedì 15 ottobre 2012

I biscotti del buongiorno della Manu



A Milano stamattina piove a catinelle, è arrivato l'Autunno un po' malinconico...dovrei stirare e non ne ho voglia.... ma poi, su facebook sono incappata nelle foto dei biscotti della Manu!
Mi hanno tirata su subito di morale così pieni di cioccolato, poi a pensare che c'è un' altra suonata come me che alle nove di mattina ha già acceso il forno per cucinare qualcosa di buono mi ha dato la carica.
Per ringraziarla pubblico la sua ricetta, sperando di renderle giustizia.
Grazie Manu!!!

I BISCOTTI DEL BUONGIORNO DELLA MANU.
X 18 BISCOTTI:
11O GR CIOCCOLATO FONDENTE
30 GR DI BURRO
80 GR ZUCCHERO DI CANNA
1 UOVO
1 CUCCHIAIO DI LIEVITO PER DOLCI
60 GR DI FARINA
GOCCE DI CIOCCOLATO QUANTO BASTA ( COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI NEL NOSTRO CASO)

Sciogli nel microonde cioccolato e burro insieme,
 Monti lo zucchero con le uova e poi ci aggiungi il cioccolato e burro fuso farina e lievito .....amalgamare il tutto con la frusta e formare dei ciuffetti d'impasto su una placca da forno ricoperta di carta apposita.
Abbi l'accortezza di tenerli ben distanziati xche' si appiattiscono, poi sopra mettere gocce di cioccolato a piacere (intanto che metti le gocce inizi ad appiattire un po' i ciuffetti) infornare forno preriscaldato a 160 gradi x 20 min


Che buoni! Brava, brava, brava!







mercoledì 10 ottobre 2012

Cotoletta NON cotoletta.


Da pochissimi giorni un mio caro amico se ne è andato a vivere da solo.
Mi ha sgridata parecchio poiché non avevo mai pensato ad una sezione "principianti" sul mio blog e gli devo dar ragione, come qualcuno diceva "mica tutti nascono imparati"!
Mi sembrava banale però chiamarla proprio così...allora ecco la nuova etichetta "ce la posso fare anch'io", per tutti coloro che vogliono cucinare ma non sono troppo pratici, come Giacomo a cui mando un abbraccio.
Mi sono arrovellata un pochino per vedere come una strega potesse fare una magia per rendere facile qualche classico, questo è il primo risultato (spero di tanti) positivo.
Quando poi leggerete in cosa consiste la panatura e la NON frittura.... mi darete per forza ragione.
Rimboccatevi le maniche principianti, tocca a voi!

COTOLETTA NON COTOLETTA

5 FETTINE DI POLLO
1 SACCHETTO DI PATATINE NORMALI (sì, avete capito bene, le chips nel sacchetto)
OLIO D'OLIVA
SALE
Se non siete difficili come il mio amico io aggiungerei un velo di senape.

Preriscaldate il forno a 210°c.
Tritate le patatine nel mixer o , se non ce l'avete, in un sacchetto gelo battendolo con un oggetto che non si distrugga, tipo un barattolo.
Stendete sulle fettine di pollo un velo di senape dolce, poca poca. Se non la usate non preoccupatevi, le patatine si attaccheranno lo stesso alla carne.
Passatele nel trito di patatine per farle aderire bene.
Adagiatele su una placca da forno leggermente unta, poi mettete un filo d'olio anche sopra.
Cuocete per 12 minuti circa, o finchè non saranno dorate.
Se occorre salate, alla fine.



Non ci crederete, ma nella sua semplicità è buonissima!!! A presto.



martedì 9 ottobre 2012

Tarte alla nutella di Pierre Hermè: niente dieta per me!

Mi aggiravo, come al mio solito, per vari blog di cucina alla ricerca di qualcosa che mi colpisse... Bhè, quando ho visto la foto di questa torta ho preso una vera e propria botta in testa!
Io non adoro particolarmente il cioccolato, però in questo periodo ne sento il bisogno, complice il freddo.
Questa crostata ne racchiude un bel po' in tutti i suoi strati e devo dire che è meravigliosa, si scioglie in bocca, non potete non farla.
Se vi và fatevi pure un giro su colazioni a letto, l'ho presa da lì e ci sono tante altre ricette interessanti.
Buona preparazione.

TARTE ALLA NUTELLA DI PIERRE HERME'



1 guscio cotto di frolla da 22 cm ( Potete trovare la ricetta della mia frolla  qui , alla quale potete aggiungere un paio di cucchiai di cacao amaro, se la volete scura come la mia)
nutella 200 gr
cioccolato fondente 140 gr
burro 200 gr
uovo grande 1  (a temperatura ambiente)
tuorli d'uovo grandi 3  (a temperatura ambiente)
zucchero 2 cucchiai
cacao amaro ( per decorare)


Preriscaldate il forno a 190°. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e il burro separatamente. Lasciate raffreddare.
Distribuite la nutella alla base della torta. In una ciotola incorporate i tuorli e l'uovo sbattuti con una forchetta, al cioccolato fuso e raffreddato. Aggiungeteli delicatamente, poco alla volta, unite quindi lo zucchero e alla fine il burro fuso. Mescolate, sempre con calma, e aspettate che il burro sia stato assorbito, prima di aggiungerne dell'altro.
Cuocete la torta per 11 minuti. La parte esterna del dolce dovrebbe rapprendersi, mentre quella centrale dovrebbe rimanere un po' più morbida. Lasciatela raffreddare prima di estrarla dallo stampo. Io l'ho cosparsa con un po' di cacao amaro. Si conserva molto bene in frigorifero per alcuni giorni






Con questa ricetta partecipo al contest "Un dolce al mese, Gennaio 2013- il cioccolato fondente" di Morena



mercoledì 3 ottobre 2012

Baci di meringa variegata, ripieni alla nutella. Ovvero: come ti riciclo gli albumi.

Era da un po' che ci pensavo, se faccio la frolla, avanzo gli albumi. Faccio la crema, avanzo gli albumi e così via. Sono una di quelle a cui spiace buttare le briciole del pane, quindi dovevo assolutamente trovare un modo. Ovviamente sapevo che le meringhe sono un ottimo rimedio, ma avevo avuto un esperienza negativa in cui mi erano rimaste scure e mollicce e mi ero scoraggiata.
Ieri mi sono detta che una strega non può rinunciare al primo insuccesso, così mi sono documentata e ho scoperto che non devono proprio cuocere queste infami, ma ASCIUGARE, con il forno a bassa temperatura per tanto, tanto tempo.
Poi sì, diciamolo, esaltata da questa notizia, ho subito pensato a come renderle speciali e questo è il risultato, di cui sono fiera.

BACI DI MERINGA VARIEGATA, ALLA NUTELLA.

2 ALBUMI A TEMPERATURA AMBIENTE
160 GR ZUCCHERO SEMOLATO O A VELO
UNO SPICCHIO DI LIMONE
UN PIZZICO DI SALE
COLORANTE ALIMENTARE DEL COLORE CHE PREFERITE, IN GEL.
NUTELLA QUANTO BASTA

Allora: prima di tutto per ottenere un buon risultato di montatura i vostri albumi dovranno essere veramente a temperatura ambiente. Prima di inserirli nella ciotola in cui li monterete (preferibilmente di vetro), dovrete avere l'accortezza di passare sui bordi lo spicchio di limone, per sgrassare bene.
Aggiungete un pizzico di sale e cominciate con le fruste elettriche alla velocità più bassa.
Non appena la schiuma diventa consistente, cominciate a versare a pioggia, poco alla volta, lo zucchero e qualche goccia del vostro limone ( attente ai semi!).
Aumentate la velocità e continuate fino al raggiungimento di una consistenza notevole, la famosa "neve ferma".
Fin qui, tutto facile.
Ora armatevi di sac à poche e montate la bocchetta liscia o quella rigata, come preferite. Sporcate con un paio di linee verticali di colorante l'interno della sacca per ottenere l'effetto variegato.
Accendete il forno ventilato a 100°c.
Su una placca foderata di carta forno fare dei ciuffetti ben distanziati con il vostro impasto.
Cuocete così per circa un ora e venti minuti, ogni tanto aprite leggermente il forno e richiudete subito per fare uscire l'umidità in eccesso.
Non devono diventare scure. Fatele raffreddare nel forno spento e il risultato sarà ottimo!
Solo quando saranno fredde accoppiatele due a due "incollandole con un bel cucchiaio generoso di nutella.
Ecco le mie, buon riciclo!