domenica 5 aprile 2020

Crocchette di cavolo rapa. (ma anche di broccoli o cavoli, se vuoi)

A volte, lo ammetto, mi frego da sola.
Complice la fatica di uscire a far la spesa, causa quarantena, mi sono riabbonata a Cortilia, che altro non è che un servizio di spesa on line, ma solo con prodotti bio e di cascine vicine. Si sceglie una cassetta, solo frutta, solo verdura o mista e , ogni settimana arriva a casa, con anche la possibilità di cambiare qualche prodotto che magari non ci piace.
Essendo il primo ordine dopo un po', ho detto, ma si! Lascio! Ma poi...arrivata la cassetta... trovo lui:
Subito torno a vedere la bolla di consegna e scopro che questo "extraterrestre" è un cavolo rapa. Mi documento in google, ma oltre a dire che, come intuibile, è un parente di rape e cavoli, si sa poco, non mi dicono il gusto e le ricette pochissime.
Allora mi dico, friggi! Mia nonna narrava che fritta diventa buona anche la suola di una scarpa, quindi, dai!
Devo dire, che poi, dopo aver tolto le foglie esterne e tolto la buccia più dura, l'ho scottato, per assaggiarne un po' cosi, da solo, ricorda molto i gambi del broccolo, dolciastro, molto buono.
Allora...vi lascio la ricetta, che a questo punto, scoperto l'arcano del suo sapore, direi si possa fare usando la stessa quantità di broccoli, cavolo normale o  romanesco.

Crocchette di cavolo rapa
Ingredienti per una dozzina di crocchette

1 cavolo rapa, intero (oppure due etti di cavolo o broccoli sbollentati)
90 g ricotta vaccina o di capra, come vi piace
100 g parmigiano grattugiato
1 uovo
pane grattugiato, ad occhio, per indurire l'impasto
Olio per friggere
sale e pepe

Partiamo dal marziano: bisogna togliere le foglie attaccate, che sembrano rami e sbucciarlo. Consiglio di usare un coltello e non il pelapatate, perché è abbastanza coriaceo.
Arrivate quasi sulla parte bianca, ma non esagerate.
Io ho fatto bollire per circa mezz'ora, a pezzetti, poi scolato e frullato.
Ho aggiunto la ricotta, l'uovo, il parmigiano, sale e pepe. Poi con il pangrattato, poco alla volta, ho raggiunto la consistenza utile a formare le mie crocchette.
Le ho tuffate nell'olio ben caldo e ta-dan! Una meraviglia.
Siccome così forse erano troppo sane per me, ci ho accompagnato della maionese al curry, mescolando dell'ottima maionese ad un cucchiaio di curry madras.
Che bomba, un'altra dimostrazione che a volte, dagli errori, nascono cose belle.


mercoledì 1 aprile 2020

La piadina romagnola

Questa quarantena ha il suo lato positivo, che bisogna trovare, per forza.
Il mio è stato scoprire che a volte ci vuole meno a farle da me le cose, piuttosto di comprarle, specialmente se ora c'è una fila chilometrica al supermercato e il rischio di contrarre il virus.
Sono Emiliana, ma la piadina si faceva anche da noi, anche se prima dicevo, ma chi me lo fa fare, ne acquisto una!
Qui i segreti sono più di uno, ma tutti facili.
Usare lo strutto: lo so, molti arricceranno il naso, ma per quanto vi possiate impegnare, se lo sostituite, o addirittura se non volete mettere una parte di grasso, la piada  non vi verrà mai bene.
La farina, rigorosamente "0": ho provato diverse versioni, non ce n'è, solo con la zero viene cosi perfetta.
I tempi di riposo: non c'è fretta in quarantena e il segreto più importante è questo. Più riposa, meglio verrà.
Pronti?

La piadina romagnola
Per 4 piadine medie

250 g farina "0"
50 g strutto a temperatura ambiente, oppure se è da frigor, usate l'acqua tepida
100 g di acqua (temperatura ambiente se usate strutto ambiente, oppure tiepida se lo strutto era nel frigor)
1 cucchiaino raso di sale fino.

Se impastate a mano, fate la classica montagnetta di farina sulla spianatoia, con il buco al centro, dove metterete lo strutto. Iniziate a bagnare con l'acqua e man mano a raccogliere la farina dal bordo, un po' d'acqua e un po di farina. 
Aggiungete il sale e impastate a lungo, almeno 15 minuti, finche non diventa una palla soda, liscia ed elastica.
Se lo fate nella planetaria io consiglio di partire con la foglia per 5 minuti e poi lavorarlo comunque almeno altri 5 con il gancio.
Fatelo riposare ora la prima volta, per 10 minuti sul piano, solo con un telo sopra.
Dopo questo tempo vedrete che la vostra palla si sarà "rilassata" è un impasto molto insolito, sofficissimo e liscio, vi ho messo la foto per farvi capire la sofficità, se affondate un dito, rimarrà la fossetta.
Ora riprendetelo e lavoratelo quanto basta per allungarlo e dividerlo in 4 parti uguali.
Prendetene un pezzo e fatene una pallina, senza aggiungere farina.
Fate lo stesso con tutti.
Mettete ora in un contenitore con coperchio, oppure in un piatto con la pellicola. Ponete in frigorifero, da un minimo di un'ora ad....infinito! Come vi accennavo più riposano maglio vengono. Io le impasto solitamente la sera, per farle il giorno dopo a pranzo.
Al momento di cuocerle procedete così.
Estraete una pallina per volta dal contenitore e con l'aiuto del mattarello, stendetele. Non devono essere troppo sottili, ma nemmeno spesse. 
Infarinate solo la parte sopra, a contatto con il mattarello, altrimenti non si allargherà, perché è molto elastico. Se avete seguito i passaggi tanto non si appiccicherà, tranquilli.
Idealmente ci vorrebbe una crepiera o un testo, io uso da sempre la padella antiaderente, purché sia oleata con un filino d'olio distribuito con della carta assorbente e che sia ben calda.
Quando la vostra padella è in temperatura procedete con la prima. Dopo pochi minuti, sulla superficie, si creeranno delle bolle, scoppiate le più grosse con la punta del coltello e fate roteare un po' la piada. Controllate sotto e quando è dorata, giratela, raggiungendo la stessa colorazione sull'altro lato.
Scoppiate le bolle più grandi!


Se le mangerete subito il vostro lavoro è finito qui, mentre se le farete poi, la sera ad esempio, copritele con uno scottex e lasciatele a temperatura ambiente, scaldandole appena quando le consumerete, o per fare sciogliere il formaggio...
Vi ho convinti a non comprarle più già pronte?


domenica 29 marzo 2020

Crostata frangipane alle fragole

Buona domenica amici....
Le giornate ormai sembrano un po' tutte uguali, in questa quarantena infinita, ma non ci rassegniamo, giusto? Senza quasi accorgercene è arrivata anche la Primavera, che ci ha portato le prime fragole rosse e cicciotte.
Anni fa avevo fatto un corso con Ernst Knam, in cui ci aveva spiegato un metodo per fare una crema golosissima con le mandorle, la famigerata "frangipane"... la rispolvero oggi, poichè si abbina perfettamente con i frutti rossi e acidini.
Forse non è veloce come altre, ma nemmeno troppo complicata e, con poco impegno, tutti dirano: WOWWW!

Crostata frangipane alle fragole
Per uno stampo di 22 cm

Per la frolla:
250 g farina 00
125 g burro freddo da frigorifero
100 g zucchero a velo
1 uovo intero e un tuorlo
una bustina di vanillina
un pizzico di sale

Per la frangipane:
150 g mandorle già pelate oppure farina di mandorle
150 g zucchero semolato
150 g burro a temperatura ambiente
3 uova intere
3 cucchiai farina 00

Un cestino piccolo di fragole

Prima di tutto facciamo la frolla, come descritto QUI , siccome va fatta riposare per una mezz'oretta in frigorifero, abbiamo tutto il tempo di occuparci della frangipane.
Se vi siete ricordate di mettere il burro a temperatura ambiente potrete procedere subito, ma tranquille, se siete somare come me, dategli una passata nel microonde, con l'unica accortezza di abbassare la potenza, e per pochi secondi, non lo vogliamo sciolto, ma solo molto morbido.
Tritate le mandorle per pochi secondi (esagerare farebbe uscire l'olio essenziale), se avete usato la farina di mandorle invece procedete a montare il burro morbido con lo zucchero, deve essere bello spumoso.
A questo punto unite un uovo alla volta, sempre montando, per bene.
Ora prima la farina di mandorle e poi la farina 00, sempre montando.
Il maestro Knam, al corso, ci ha spiegato che se ci piace, possiamo farne una versione al cacao, sostituendo a metà della farina, del cacao amaro, ma io ho preferito lasciarla al naturale.
Ora accendete il forno a 180°C, possibilmente statico, posizionando la gratella di appoggio sul penultimo ripiano in basso.
Stendete la vostra frolla nello stampo, lasciando il bordo un pochino più alto rispetto a quando fate una frolla di marmellata. Riempite con la frangipane, cercando di livellarla per bene.
Lavate velocemente le fragole e tagliatele in 4, posizionandole come vi piace sulla crema, non spingetele giù, tenderanno a sprofondare da sole.
Non esagerate con la quantità di fragole, ci deve essere un po' di spazio fra un pezzo e l'altro, per permettere alla crema di cuocere bene.
Mettete la torta in forno e lasciatela cuocere per 45 minuti senza mai aprire.
Assicuratevi che non scurisca troppo in superficie, quindi ogni tanto sbirciatela, se proprio dovesse essere, mettete sopra della stagnola fino a fine cottura, ma se avrete messo la gratella in basso, non dovrebbe succedere.
Buona Primavera!







giovedì 26 marzo 2020

Pane senza impasto cotto in pentola

Eccomi qui, di nuovo...non mi ricordavo di quanto scrivere il mio blog mi donasse serenità, specialmente in una situazione come quella che stiamo vivendo in questi giorni!
Dovete sapere che a Milano e, credo, in tutta Italia, a causa della quarantena dovuta al corona virus, scarseggiano farine e lieviti, oltre al fatto che non si puo' uscire spesso nemmeno per la spesa.
Molte persone si sono ritrovate a cucinare, anche le meno esperte, gettonatissimi per l'appunto, pane e pizza.
Ho cercato quindi di "donarvi" una ricetta super testata, quasi infallibile e che richiede pochissimo lievito, se lo doveste centellinare in questo momento difficile. E' anche molto facile, senza impasto, come leggete nel titolo.
I tempi di lievitazione sono lunghi, ma volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, il tempo è proprio quello che ci ha restituito questa forzatura in casa.
Secondo me il risultato vi stupirà a tal punto da convincervi a impastare ogni giorno, per quello successivo.
Troppo positiva? Me lo racconterete voi.


Pane senza impasto cotto in pentola
Per una pagnotta media, per tre persone diciamo

400 g farina (io ho usato una "tipo 2", ma viene veramente con tutte)
3 g di lievito disidratato, tipo mastro fornaio
250 ml di acqua a temperatura ambiente
6 g di sale fino
1 cucchiaino di zucchero semolato

E' veramente più lungo da raccontare che da fare! Quindi vi metterò video e immagini, per capirci meglio!
Mettete tutta l'acqua in una ciotola capiente, con il cucchiaino di zucchero e il lievito e mescolate.
Ora aggiungete i tre quarti della farina e mescolate con un cucchiaio
Versate ora il sale e la restante farina, girando un po' l'impasto con le mani, ma poco! Non importa se è ruvido e brutto, deve essere così!
Adesso avete un compito arduo, coprirlo con la pellicola e dimenticarvelo a temperatura ambiente per circa 15/16 ore, proprio così.
Dopo tutto questo tempo, lo ritroverete così:
E ora, se nessuno mi prende in giro...la successiva spiegazione con un piccolo video.

                                              
Bene! Ora coprite di nuovo con la pellicola e lasciate lievitare altre due tre ore, il risultato è questo.
Ributtatelo sulla spianatoia infarinata e cercate solo di dargli più o meno la forma della pentola che userete.
Il top sarebbe la ghisa, in alternativa va bene anche l'acciaio, possibilmente non antiaderente, in extremis il pirex, l'ho usato stavolta ed è andata benissimo ugualmente!
L'importante è che non ci siano né nella pentola, né nel coperchio parti in plastica!!!
Preriscaldate ora il vostro forno a 230°C, con la pentola dentro, mi raccomando. Aspettate che la lucina si spenga o che comunque abbia raggiunto la temperatura, tirate fuori la pentola e, facendo MOLTA attenzione a non ustionarvi, fate cadere l'impasto dentro.
Coprite con il coperchio e infornate per trenta minuti.



Trascorso questo tempo, sfornate, togliete il coperchio e fate l'ultima doratura. Davvero ogni forno è soggettivo, per cui vi dico indicativamente 10 minuti, ma potrebbero essere 5, come 15, dovete osservarlo e tirarlo fuori quando secondo voi avrà raggiunto la colorazione che vi piace.
Sarà croccantissimo fuori e morbido dentro, fantastico. Vi do anche il permesso di mangiarlo con la nutella!



martedì 24 marzo 2020

Torta tenerina al cioccolato (veloce e senza lievito)

Fino a qualche settimana fa non pensavo che avrei mai più scritto sul mio blog.
Nessuno immaginava, nemmeno con la fantasia più fervida, che saremmo stati nel bel mezzo di una pandemia, rinchiusi a casa, con poco da fare se non riflettere sulle nostre vite e, per me, ovviamente... cucinare.
Sono cambiate tantissime cose dall'ultima volta che ho pubblicato una ricetta, residenza, status, lavoro. Forse però non sono cambiata io, che mi sono ritrovata qui, a fare quello che più mi piace, cioè cucinare, condividendolo con chi amo e con chi mi voglia leggere.
Recentemente ho ampliato la mia cerchia di amicizie e ho conosciuto Ramona, una ragazza simpaticissima di Ferrara, che mi ha fatto rispolverare questa ricetta facilissima e veloce, che proviene proprio dalle sue parti.
Quindi su, non avete scuse, perchè si fa in 10 minuti se usate i miei soliti incantesimi.
Non mi dite che avete altro da fare in questi giorni eh!!!!!
Andrà tutto bene, me lo sento.

Torta tenerina al cioccolato
Per uno stampo di 23 cm.

200 g. cioccolato fondente ( il top sarebbe un 70% , ma in tempo di pandemia potete usare quello che avete)
100 g. di burro
150 g. zucchero semolato
1 cucchiaio estratto di vaniglia
50 g. di farina 00
4 uova medie

Iniziamo a fondere il cioccolato, idealmente in un pentolino appoggiato sopra il "bagno-maria" ma se siete un po' streghe (e un po' pigre) prendete una ciotola adatta al microonde e procedete di 40 secondi in 40 secondi finché non è sciolto, cercando di  non bruciarlo.
Appena il cioccolato è sciolto, aggiungete tutto il burro a pezzettini e sempre pochi secondi alla volta incorporatelo al cioccolato, non si deve separare la parte grassa, quindi, davvero, fatelo con pazienza.
Lasciate da parte ad intiepidire.
Preriscaldate il forno a 180°C, possibilmente statico.
Separate i tuorli dagli albumi e dividete lo zucchero fra i due.
Prima montate la parte di albumi, non proprio a neve ferma, ma quasi.
Occupatevi ora dei tuorli e quando sono ben chiari e spumosi, aggiungete l'estratto di vaniglia, e il cioccolato con il burro, poco alla volta, sempre montando bene.
Adesso, con il tipico movimento dall'alto verso il basso, aggiungete i vostri albumi e, solo per ultima, la farina setacciata.
Distribuite l'impasto nella teglia, con carta da forno. Lasciate cuocere per 25/30 minuti, sicuramente 25 se il forno è ventilato, perchè l'interno deve rimanere bello umido, farà una crsticina sopra, come potete vedere nella prima foto, è bella rustica!
Zucchero a velo, come se non ci fosse un domani e buona quarantena a tutti!